Vademecum per la consuetudine alle pratiche del riuso

  19 Dicembre, 2019

L‘uomo e l’ambiente: dalla consapevolezza sul problema rifiuti a un adeguato stile di vita
Dall’esperienza alle nuove tecnologie a vantaggio della qualità dell’ambiente e del territorio 

CAV.Guido Dorigo AD Ergoplast Srl

L’ambiente è al centro della nostra esistenza. L’ambiente ci appartiene, come noi apparteniamo a lui. Dalla sua qualità e salute dipendono la nostra salute, e la qualità della nostra vita. E non solo. Dall’ambiente, dipende infatti l’esistenza di ogni forma di vita. 

Ed è a cominciare dalla scuola che oggi impariamo a conoscere, rispettare, valorizzare l’ambiente. La scuola, è e dev’essere la prima sede della formazione ambientale di quelli che da adulti saranno i cittadini. Che vivranno, lavoreranno, si intratterranno nell’ambiente. E oltre alla salubrità dell’habitat, essi potranno godere di un’esistenza più serena se nell’ambiente saranno stati considerati gli spazi necessari a mantenere un’adeguata qualità della vita. 

Per mantenere questo risultato, fin dalla scuola occorre che la formazione si fondi sulla persona e sull’ambiente nel quale vive, vivrà, dovranno vivere i suoi figli e i nipoti. 

Da qui l’importanza di far comprendere anche ai più piccini il concetto di sostenibilità. 

Il progresso, una vita più moderna e contornata dalle comodità che l’evoluzione delle scoperte e l’ingegno ci assicurano, paga uno scotto importante: buona parte delle nostre azioni quotidiane comporta la produzione di rifiuti. Che sono involucri, confezioni, scarti di cucina, e residui delle attività che svolgiamo in casa. Mano a mano che il tempo passa, questa massa importante, al di là dei problemi di salubrità dell’ambiente, dei riflessi sul territorio circostante causati dall’emissione di odori, fumi nel caso di una combustione che oggi è vietata, crea problemi di ingombro, di stoccaggio. 

A tale situazione, un posso più in avanti per una società moderna e consapevole del problema rifiuti, si può porre rimedio con una destinazione razionale degli stessi. Che presuppone la selezione, la separazione, la distribuzione di tali materiali. 

Ormai, l’urbanizzazione, ma anche l’antropizzazione di territori un tempo vasti e abbandonati alla loro evoluzione naturale, comporta la necessità di gestire i rifiuti, ovunque ci si trovi. 

Perché, se abbiamo evidenziato che i cittadini sono forti produttori di rifiuti, lo sviluppo del tessuto economico e industriale pone un ulteriore problema di smaltimento. 

Ma anche lo smaltimento comporta una potenziale compromissione della qualità dell’habitat e della disponibilità di spazio vitale sul pianeta. Perché smaltimento, significa che tale massa di scarti, urbani, industriali, o provenienti da altre entità che li producono, mantiene lo stesso volume. Occupa lo stesso spazio. Che aumenta, mano a mano che cresce l’accumulo di materiali di scarto della nostra società. 

E con esso, aumenta il problema per la società. 

Negli ultimi anni, sono state sviluppate tecniche di trasformazione dei distinti materiali dei quali si compongono i rifiuti. Ed è nato il riuso. Che presuppone un percorso consapevole e partecipato dei cittadini, di tutti, e magari con la collaborazione formante dei più piccini. CAV.Guido Dorigo