Tradizione, tecnologia, qualità, tra i paradigmi del successo del Vigneto Friuli
14 Novembre, 2024#ARGAFVG alla scoperta delle realtà di eccellenza della vitivinicoltura del Nordest
Da Albano Guerra a Montina di Torreano di Cividale con l famiglia di Dario Guerra
Prosegue il viaggio di ARGA FVG, l’Associazione regionale della stampa agricola, agroalimentare, ambiente e territorio del FVG, alla scoperta delle realtà peculiari e identitarie del mondo agricolo del Friuli Venezia Giulia, che questa volta ha raggiunto una località del cividalese ai piedi dei Colli Orientali del Friuli dove si trova l’Azienda vitivinicola Albano Guerra.
Montina di Torreano di Cividale (Ud) si trova all’incrocio tra le Valli del Natisone e la pianura, e i vigneti sui terreni collinari e pedecollinari e a valle sono lambiti nel corso dell’anno da venti che provengono da tutte le direzioni; variano a seconda delle condizioni metereologiche. Una condizione ideale, spiega Dario Guerra che da una trentina d’anni ha sviluppato l’attività rurale e vitivinicola del padre Albano fino a realizzare prodotti enologici destinati a esaltare le qualità del territorio mantenendo le carature e la loro tipicità, per ottenere uve di pregio atte a consentire la produzione di vini equilibrati ma inconfondibili nelle loro qualità.
In questi anni, ha specificato il viticoltore dei Colli orientali del Friuli, è cambiato l’assetto produttivo delle nostre aziende, e con esso anche la tipologia delle produzioni e la vocazione del territorio.
Dal dopoguerra alla fine del secolo scorso l’attività prevalente nell’agricoltura, anche nel cividalese e nelle Valle del Natisone era la zootecnia.
Per esempio, il caratteristico locale destinato all’accoglienza e alle degustazioni all’origine era la stalla aziendale; oggi è il punto di ritrovo per verificare l’andamento stagionale, vendemmiare, programmare gli incontri di presentazione, di promozione, le degustazioni.
Alle origini dello sviluppo, la viticoltura puntava a produrre la maggior quantità di uva, perché con il peso della produzione coincideva l’entità dei ricavi. Poi è arrivato lo sviluppo del Vigneto Friuli, è stato creato dalla Regione il Centro vitivinicolo per l’assistenza alle aziende, ideato da Piero Pittaro e altri pionieri del vigneto regionale, per seguire le aziende agricole che puntavano allo sviluppo, e si trovavano nelle zone vocate e non ma puntavano a trasformarsi in realtà vitivinicole.
Così, mentre Albano Guerra si occupava di un’azienda agricola con i diversi settori praticabili nella zona, il figlio Dario si è specializzato e ha potuto puntare a far crescere man mano la qualità dei vini, fino a poter ridurre la produzione delle uve per ottimizzarne la qualità ed elevare il pregio dei prodotti enologici.
Un processo concretizzato nel rispetto dei criteri per la sostenibilità degli interventi nel vigneto, e con tecniche di lavoro orientate ai metodi naturali che contribuiscono al risultato finale grazie alla riduzione del numero e dell’entità degli interventi, che è resa possibile dal buono stato di salute delle piante e dei grappoli.
Per ottimizzarne la qualità, in funzione di una vendemmia di pregio sono state infatti privilegiate le tecniche mirate di diradamento fogliare e di selezione dei grappoli perrafforzare la vite e gli acini, ma anche, ha spiegato ancora Dario Guerra, a favorire lo scorrere della linfa e dell’acqua all’interno della pianta. In quest’ottica, la produzione enologica è divenuta altrettanto selettiva.
L’azienda di Dario Guerra, viticoltore appassionato del suo territorio e dell’attività tramandata dai padri, e che oggi è seguito in cantina e nella promozione dal figlio Matteo, e assecondato nella gestione dell’azienda dalla moglie Sara, è ormai parte integrante del panorama vitivinicolo del vigneto Friuli: la Albano Guerra, come ragione sociale conserva ancora il nome del fondatore, è stata la prima a produrre la Ribolla gialla spumantizzata con metodo classico.
Ma si è anche impegnata a valorizzare la produzione di vini da vitigni autoctoni per uve a bacca rossa, che in questa zona del cividalese trovano il terreno e il clima ideali, favorite dalle forti escursioni termiche, per ottenere risultati di pregio anche nella durata dei vini.
Per questo Guerra ha riscoperto, con un risultato equilibrato e ricco di profumi, l’antico vitigno autoctono del Pignolo Matteo 1., rosso intenso, intenso all’olfatto con sentori di frutta rossa matura, e nell’evoluzione di caffè, cuoio, spezie, dal gusto asciutto, giustamente tannico, con una buona freschezza e sapidità.
Mentre hanno qualità interessanti il Pinot Nero e il Refosco dal Peduncolo rosso. Il primo è morbido e delicato, come brillante è il Pinot nero, e giustamente morbido il Refosco grazie al passaggio in botti di rovere non di primo utilizzo, capaci di ammorbidire la tipicità dei vini rossi restituendo equilibrio e aromi.
Tuttavia, uno dei vanti della linea di produzione Albano Guerra, l’azienda conserva ancora il nome del fondatore, è la Malvasia, vino bianco della tradizione dal gusto sincero e lineare, appagante al palato.
Una scelta vincente di Albano e Dario è stata la realizzazione di Gritul, una cuvée di vitigni autoctoni a bacca rossa.
Il nome si riferisce al viticcio in lingua friulana, mentre il vino viene maturato in barrique, anche in questo già utilizzate per ottenere aromi e profumi più delicati che non influiscano sulla caratura del vino, dal sapore giustamente asciutto, giustamente tannico, fresco e sapido, il profumo di frutta rossa ben matura.
È il vino con il quale l’azienda si è fatta conoscere in Italia e all’estero. Un biglietto da visita di un territorio orgoglioso della sua identità e capace di offrire risultati di alto pregio nella Doc Friuli Colli Orientali.
L’incontro del direttivo di ARGA FVG con Dario Guerra e la sua famiglia, nella sede dell’azienda di Montina di Torreano è stata l’occasione per definire i programmi del gruppo di specializzazione della Federazione nazionale della stampa, e fare il punto sull’attività svolta da ARGA FVG nel corso dell’anno.
Presente il Segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, e tra gli altri il vicepresidente ARGA FVG, Claudio Soranzo, e il sottoscritto . Sono stati ricordati gli eventi del 2024.
Dall’incontro allo Studio del Maestro Giorgio Celiberti, a Udine, su Giulietta e Romeo in Friuli; al corso Conoscere le armi per poterne parlare, su avifauna, fauna selvatica, ambiente naturale all’azienda Feudi di Romans a Pieris (Go), all’anteprima della Carta del gusto della Riviera friulana n.6 alla Galleria La Cantina a Latisana (Ud), al corso sull’agri-fotovoltaico all’azienda Lorenzonetto a Pertegada di Latisana (Ud), alla serata in ricordo di Piero Pittaro a Codroipo (Ud), all’incontro sulla Dieta mediterranea al Caneo a Fossalon di Grado (Go); all’evento sullo stesso tema ad Aquileia all’azienda Brojli (Ud); alla visita alla Cantina di Ramuscello (Ud), al corso a Ronchi dei Legionari sul ‘Trasporto dell’acqua e la gestione del territorio’ (Go), all’incontro a Valvasone (Pn) all’Azienda Borgo delle oche; al corso al Museo della civiltà contadina ai Vigneti Pittaro a Codroipo (Ud), alla tavola rotonda su ‘10mila passi di salute’ a Latisana (Ud), Galleria Toniatti.
CM/redazione