Friulani con il naso all’insù per un meteorite visto in pieno giorno

  7 Aprile, 2020 foto da astronomitaly

Friulani a naso in su dalla Riviera alla Carnia, questo pomeriggio, alle 15:40, quando un meteorite ha attraversato il cielo del nord Italia, proveniente dall’area balcanica. Visibile in pieno giorno, era di dimensioni rilevanti, rispetto a quelle che conosciamo come ’stelle cadenti’, ma non notevoli. Tanto che pare si sia dissolto nell’atmosfera senza raggiungere il suolo.

All’improvviso, il cielo terso di questi tiepide giornate di primavera, è infatti stato percorso dalla classica scia luminosa lasciata da una delle rocce che si muovono nello spazio anche a oltre 30 mila Km/h. E stando alle testimonianze sarebbe esploso nel cielo di Innsbruck.

Dal web si legge infatti che la scia densa lasciata dal meteorite si era ingrossata già sopra la Carnia, accompagnata da un sibilo sordo. Per scomparire dietro ai monti, in direzione dell’Austria. Sempre dal web, sarebbe esploso sopra al centro della Repubblica alpina.

Secondo gli esperti, si tratta di uno degli oggetti di ‘piccole dimensioni’, che esplodono prima di poter raggiungere la superfice terrestre. Se il fatto si verifica di notte, è piuttosto appariscente perché la luce bianca-azzurrognola dell’oggetto e della scia sono ben visibili al buio.

Ricordo a metà degli anni ’90, mi trovato sulle pendici del Monte Amiata, verso il 10 agosto, San Lorenzo, conosciuta come ‘la notte delle stelle cadenti’, perché la terra incontra lo sciame delle Perseidi e lo spettacolo è garantito.

E così è stato. Finché a un certo punto un lampo ha attirato la nostra attenzione verso la volta celeste: era un meteorite, probabilmente grande come quello avvistato oggi. Che ha attraversato il cielo intero rischiarando la Val d’Orcia.

Per scomparire all’orizzonte ed esplodere sopra ad altre terre. Allora, e ho conservato una copia della locandina, Il Tirreno titolò ‘Una luce squarcia il cielo della Toscana: un ufo’?

Allora le fake news non erano ancora tali. Perché gli strumenti di osservazione e ricerca nello spazio non erano avanzati come oggi.

E l’internet doveva ancora avvolgere il globo terrestre. Oggi, si è saputo subito dell’evento, ma essendo accaduto di giorno, ha attirato l’attenzione soltanto di alcune persone, tra le poche all’aperto delle restrizioni dell’emergenza da COV19.

E la notizia è subito rimbalzata nelle tasche dei possessori di telefonini e tablet. Ma è stato così improvviso, anche se l’asteroide ci mette diversi secondi a percorrere la volta celeste, e probabilmente visibile soltanto dopo il passaggio allo zenit degli osservatori, che non c’è stato il tempo di registrare video. O scattare foto.

Ida Donati