Formazione giornalisti: il 18/2 nella sede del Messaggero Veneto corso su comunicare la montagna
13 Febbraio, 2019
Oganizzato dall’Ordine dei Giornalisti del FVG e dall’associazione stampa specializzata ARGA FVG
Prosegue l’impegno per la formazione continua da parte dell’Associazione regionale dei giornalisti agricoli, agroalimentari, dell’ambiente e territorio del Friuli Venezia Giulia. Che accanto agli educational, il prossimo dei quali è in programma all’aziendaagricola Tiare, a Vencò, in Provincia di Udine, anche quest’anno premiata nei concorsi internazionali nel settore dei grandi vini bianchi, cura anche l’organizzazione di corsi di formazione con crediti professionali assieme al Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia. Con l’obiettivo di offrire alle colleghe e ai colleghi gli strumenti di conoscenza necessari per poter assicurare una corretta informazione dei cittadini, su argomenti a volte oggetto di fraintendimenti e di interpretazioni inesatte. ARGA FVG si è già impegnata più volte in passato per districare l’intricata matassa di informazioni non sempre adeguate che hanno accompagnato emergenze mediatiche. Riflesse, purtroppo, spesso, negativamente sui settori economici interessati. Di competenza delle specializzazioni di ARGA FVG. Per ricordarne alcune, il Caso Tocai, l’aviaria, mucca pazza…
Il Corso ‘Comunicare e valorizzare le bellezze della montagna per la sua valorizzazione’
Il 18 febbraio, alle ore 9,30, nella sala congressi del quotidiano Messaggero Veneto, in viale Palmanova 290, sarà infatti riproposto il corso ‘Comunicare e valorizzare le bellezze della montagna per la sua valorizzazione’. Grazie alla disponibilità del Direttore del quotidiano friulano, Omar, Monestier, per la prima volta questa nuova sala, realizzata dove originariamente erano state ospitate le rotative del giornale, ospiterà un corso per giornalisti. Si tratterà della terza tappa dell’evento formativo. Che si è tenuto nelle prime due edizioni, a Pradis, in Comune di Clauzetto, nella montagna pordenonese. La sede, era l’azienda faunistico-venatoria D’Orlandi Candolini. Immersa nella natura particolare dell’area, tra le montagne dolomitiche e le irregolarità di natura carsica della zona, a poca distanza ci sono infatti le Grotte di Pradis, l’azienda si estende su un’area di 300 ha, sul territorio di una cava di pietra dismessa. Originariamente, il materiale prelevato è stato utilizzato per realizzare le scogliere a protezione delle coste del Veneto e dei canali e degli argini della Laguna di Venezia. Oggi, a distanza di quarantanni dalla sua costituzione, l’azienda Monterossa, che prende il nome dalla montagna sovrastante, rappresenta un sito di grande interesse naturalistico. Vi hanno infatti trovato insediamento nell’habitat restituito ai valori originari numerose specie rare. Qui, per esempio, ci sono stati i primi avvistamenti dell’orso sulla montagna friulana, e dei lupi. Mentre, sulle balze montuose, nidificano le aquile. Fattoria didattica, ospita scolaresche, e numerosi appassionati naturalisti, che vi possono anche soggiornare. Il corso, dopo l’introduzione del vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti, Amos D’Antoni, e del presidente di Arga FVG, Carlo Morandini, sarà tenuto da Gabriele Cragnolini, responsabile provinciale dell’associazione Italia nostra, agronomo e forestale, che parlerà del valore dell’ambiente naturale e del paesaggio, quale elemento destinato a favorire la sostenibilità della montagna, da Marco Buzziolo, già caporedattore della sede Rai di Udine, il quale parlerà delle bufale e delle ‘fake news’ che spesso emergono nelle materie considerate, e Gianluigi D’Orlandi, agronomo, giornalista, già amministratore, che illustrerà le potenzialità della gestione della montagna, e delle carature da comunicare per far conoscere correttamente alla pubblica opinione la valenza del territorio.
Ida Donati