Bilancio positivo per le conferenze di economia Modern Money Theory (M.M.T.)
17 Novembre, 2014
L’iniziativa, promossa dall’associazione MMT Friuli Venezia Giulia in collaborazione con alcune Associazioni ed Enti locali, ha ottenuto numerosi riscontri e la partecipazione anche da parte delle istituzioni.
La MMT (Modern Money theory – teoria della moneta moderna)è una scuola di economia di rilievo internazionale che descrive il funzionamento dei sistemi monetari moderni e come essi possano essere gestiti nel pubblico interesse e per la piena occupazione.
L’analisi svolta dalla MMT ha illustrato in sintesi come l’ideologia e le politiche di austerità, insieme alle disfunzioni del sistema monetario e finanziario, siano all’origine della spirale recessiva in atto. Di fronte alla persistente debolezza della domanda interna, che caratterizza la recessione in corso,le politiche di intervento sul lato dell’offerta di beni e servizi non sono efficacia rilanciare i consumi e gli investimenti. Solo mediante adeguati interventi di spesa pubblica a deficit sarà possibile avviare un processo significativo di ripresa economica e di riduzione della disoccupazione.
I relatori, Ivan Invernizzi, Golfredo Castelletto e David Casanova, hanno illustrato come il deficit pubblico (eccedenza di spesa pubblica rispetto alle entrate) costituisca la fonte di risorse finanziarie per le famiglie e le imprese e quindi lo strumento di intervento principale per sostenere la domanda interna e invertire il circuito recessivo: in tal senso, il debito pubblico (accumulo dei deficit periodici) costituisce ricchezza finanziaria per il settore privato.
Diversamente, a causa dei vincoli di bilancio lo Stato non ha possibilità, attraverso la spesa pubblica, di creare redditi nel settore aggregato delle famiglie/imprese ed è costretto a praticare politiche di austerità (tagli spesa/aumento tassazione) in ossequio a parametri contabili (privi di fondamento macroeconomico) e dando priorità alle cifre contabili (“conti in ordine”) invece che all’economia reale e ai fabbisogni essenziali della collettività.
Nel corso degli incontri, è stato spiegato come il problema di fondo, rappresentato dalle fonti di finanziamento, sia fortemente legato al sistema monetario-finanziario adottato. Gli Stati titolari di sovranità monetaria, contrariamente a quelli privi di tale potere come i Paesi dell’Eurozona (utilizzatori della moneta unica), possono finanziare direttamente la spesa pubblica, senza dover necessariamente ricorrere al prelievo fiscale e ai mercati finanziari per ottenere i fondi.
Di conseguenza, i Paesi emettitori della propria valuta, sono in condizione di attuare politiche monetarie più funzionali alle esigenze della comunità civile e alla piena occupazione e non subiscono le pressioni dei mercati legate al rischio solvibilità (spread) o le condizionalità stabilite dalle istituzioni sovranazionali: per essi le eccedenze di spesa e il debito pubblico non rappresentano un reale problema.
Sono state portate all’attenzione le evidenze statistiche che dimostrano come le credenze diffuse sul “problema e origine del debito pubblico” e sulla “condotta eccessivamente dispendiosa” siano sostanzialmente prive di fondamento e riguardo agli svantaggi del sistema Euro è stato riascoltato uno stralcio delle lezioni di economia di Giuliano Amato e rilette le affermazioni di altri protagonisti autorevoli di tali vicende.
A margine degli incontri, il pubblico ha espresso apprezzamento per la chiarezza dell’esposizione e per l’importanza delle iniziative, partecipando attivamente al dibattito. Le attività dell’Associazione MMT Friuli Venezia Giulia (http://www.retemmt.it/) continueranno in collaborazione con le istituzioni, il mondo del lavoro e la società civile.