TERRITORIO: GEMELLAGGIO TRA LA PESCHICOLTURA VENETA E QUELLA FRIULANA
24 Gennaio, 2015SE NE E’ PARLATO A CUSTOZA (VR) ALLA ‘FESTA DEL BROCCOLETTO’ – SIGNIFICATIVO ESEMPIO DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ATTRAVERSO LE PRODUZIONI LOCALI
Anche il Veneto, analogamente al Friuli Venezia Giulia, vanta una zona vocata alla frutticoltura, e in particolare alla produzione delle pesche di pregio. La coltivazione dei peschi avviene su terreni analoghi a quelli che caratterizzano laRiviera Friulana. E la recente festa del broccoletto di Custoza (VR) è stata l’occasione per ipotizzare un gemellaggio tra Fiumicello (UD), località conosciuta per la rinomata produzione delle pesche, e Custoza, in prossimità della riviera gardesana. Una ricorrenza, quella festeggiata a tavola, che ogni anno richiama su questo territorio appassionati del gusto curiosi del territorio. Ma riunisce anche chi è cresciuto in queste terre ricche di suggestione, a poca distanza dalle grandi città, come Verona e Mantova, e da elementi di forte richiamo turistico, come il Lago di Garda, parchi tematici come Gardaland. Una terra che ha generato la DOC del Custoza, caratterizzata da un disciplinare che ricalca l’elenco dei vitigni ammessi per la non lontana Valpolicella, e che come abbiamo potuto scoprire propone vini di rango, gradevoli e pregiati. Una delle tappe della manifestazione si è compiuta al ristorante del resort Antico Ristoro, ai piedi del colle di Custoza. Adagiato in un placido paesaggio rurale e collinare, affrescato dall’attraversamento del piccolo fiume xxx. Piccolo ma importante per il microclima del comprensorio, perché la notte fa calare la temperatura, sia d’inverno che d’estate. E se nella bella stagione riesce a mitigare la calura, d’invero assicura lo sbalzo termico necessario per rendere più pregiato l’esclusivo Broccoletto di Custoza. Un fiume, ci racconta Lorella Rossi, titolare del resort, che sgorga dalle pendici del monte Baldo, e dopo una ventina di chilometri arriva fin qui raffrescando la vallata. In diversi piccoli appezzamenti della zona, nel corso dell’estate si semina il Broccoletto, che raggiunge la qualità migliore in questa stagione. Come si riconosce? Foglie lunghe e carnose, assomiglia un po’ alla nostra cicoria. Ma prospetta un sapore delicato, non amarotico, gradevolmente erbaceo, forse a metà tra il cardo selvatico e la bieta. Il suo destino, ci spiega Lorella, è l’abbinamento con le uova sode, con il salame. Ma il ristorante del resort, e altri locali della zona, in occasione di questo evento dimostrano che gli abbinamenti possibili sono molteplici. Da Lorella abbiamo assaggiato il Broccoletto di Custoza a tutto pasto, dall’antipasto al dessert. Dalla bruschetta al Broccoletto saltato con olio, agli gnocchi fritti con Broccoletto e acciuga, al rotolino di coniglio su letto di Broccoletto, alle crepes con ricotta e funghetti in zuppetta, al filetto di maiale i tempura e Broccoletto, al dessert: bavarese al profumo di Estro dell’azienda agricola abbinata alla serata, uno spumante gradevolmente dolce. Infatti, all’Antico Ristoro gli abbinamenti erano riservati ai vini della Cantina Albino Piona & Figli, di Custoza, attiva da 120 anni, seguita, oggi, dalla quarta generazione. A spiegarci le potenzialità dei vini della DOC Custoza, che conoscevamo soltanto di sfuggita, Bruna Mueck, sommelier e portavoce dell’azienda rappresentata nell’occasione da Monica Piona. Dal Verde Piona, vino bianco a fermentazione naturale, decisamente secco, al più morbido Bardolino Chiaretto, rivolto alle degustatrici, al Custoza Albino Piona, bello minerale e leggermente sapido, alla Corvina Veronese Campo Massimo, speziata e peperina, che non stonerebbe accanto alle carni alla brace, all’Estro di Piona Blanc, vino spumante metodo Martinotti Charmat, fresco, fragrante e sapido.
Carlo Morandini
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