Green economy: Unaga protagonista di un forum dei sindaci emeriti del FVG
12 Settembre, 2020Il segretario generale Girelli a dibattito sullo sviluppo sostenibile
Il punto sui progetti in atto per la sostenibilità e l’utilizzo di energie rinnovabili per le economie delle comunità collinari del Friuli e del Carso, triestino e goriziano, per lo sviluppo del territorio, e l’illustrazione di modelli già attuati in altri comprensori, sono stati al centro della tavola rotonda dal titolo “Green economy, quale sostenibilità per tutte le comunità”. Che è stata organizzata dall’Associazione Sindaci emeriti del Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio del Consiglio regionale del FVG. L’incontro si è svolto nel salone di Palazzo Belgrado, a Udine. Relatori; il prof. Francesco Marangon, del dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Università di Udine, e il prof. Gianluigi Gallenti, del dipartimento di scienze economiche, aziendali, statistiche e matematiche, delegati dai Rettori dei due Atenei del FVG alla sostenibilità, Stelio Vatta, direttore dell’Arpa FVG, e Matteo Mazzolini, direttore dell’Agenzia per l’Energia FVG. Moderatore del dibattito, Gian Paolo Girelli, Segretario generale dell’Unaga, l’Unione nazionale dei giornalisti che si occupano di agricoltura, enogastronomia, territorio e ambiente. Marangon, oltre a spiegare le strategie del progetto di sviluppo finanziato dal ministero all’Ambiente, del quale le due Università del FVG curano il coordinamento tecnico, ha parlato di ‘smart circular land’, e di come abbattere i costi attraverso l’affermazione di una economia circolare, per ottenere la sostenibilità dello sviluppo del territorio. Si è trattato, dunque, di modelli di sviluppo in grado di soddisfare i bisogni del presente, senza compromettere quelli che spettano alle future generazioni. Gallenti, in particolare, ha esposto il progetto per le comunità collinari del Carso triestino e goriziano, e ha illustrato il progetto transfrontaliero italo-sloveno Muse. Che è l’acronimo di mobilità universitaria sostenibile energicamente efficiente. Un progetto anche di carattere culturale, che prevede la collaborazione dell’Università di Lubiana. Vatta, ha poi spiegato le linee strategiche lungo le quali opera l’Arpa verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Agenzia, ha ricordato, è infatti una cabina di regia della strategia regionale per lo sviluppo sostenibile, e collabora attivamente a tutti i progetti in atto. Ha inoltre illustrato il ‘Progetto Punto zero ambientale’, in pratica l’esperienza ‘Ponterosso’ attuata nella Zona industriale di San Vito al Tagliamento, dove sono insediate 140 impresesu un’area di 300 ettari. Nell’occasione, con la collaborazione degli imprenditori locali sono stati prelevati campioni, e analizzati i dati su acqua, suolo, aria, rumore, odori, e stato di salute delle essenze arboree, ricavandone un approfondito
studio di valutazione per l’impatto ambientale. Di innovazione tecnologica, necessaria per lo sviluppo sostenibile e un’economia verde, ha quindi parlato Mazzolini, incentrando il tema anche sull’importanza della digitalizzazione (la nostra regione è già molto avanti in questo settore) e del ruolo imprescindibile della formazione. Ha ricordato inoltre quali siano gli obiettivi del FVG per raggiungere la neutralità alle emissioni di carbonio, ovvero l’equilibrio tra emissioni in atmosfera e l’assorbimento del carbonio, entro il 2045. Ciò significherebbe anticipare di 5 anni l’ambiziosa data-obiettivo, che è prevista dall’European Green Deal per il 2050. Scadenza, che come ha ricordato il moderatore Girelli, la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen considera importante quanto lo sbarco del primo uomo sulla luna.