COLLINA FRIULANA
13 Aprile, 2012COLLINA FRIULANA: DALL’ORMAI TRADIZIONALE CONVIVIO CON PIETANZE E VINI DI PREGIO DELLA TOSCANA, ALLA CUCINA CHE PRIVILEGIA, ANCHE PER PASQUA, LA MATERIA PRIMA, LA PROSSIMITA’, LA STAGIONALITA’.
Nata a conclusione dell’emergenza mediatica legata alla ‘mucca pazza’, per offrire un contributo di
comunicazione oggettiva all’uscita della zootecnia dal tunnel della crisi che si era verificata, e
rilanciare la promozione del consumo delle carni di pregio, ormai da diversi anni sulla collina
friulana si tiene una serata degustazione che sposa le pietanze d’alta cucina della tradizione toscana
con i vini dell’azienda Rocca delle Macie, di Castellina in Chianti (SI). Il tema della serata, ideata
da Piero e Matilde Zanini a La Taverna di Colloredo di Monte Albano (UD), era infatti La
Fiorentina. Per preparare il palato a un menù che non ha tradito le attese, gradevole ed equilibrato
pur nel rispetto degli ingredienti e delle modalità di preparazione dei piatti della tradizione toscana,
è stato scelto com’è consuetudine un vino spumante: il Franciacorta Brut Fratus, che appartiene
all’azienda vinicola di Sergio Zingarelli. Rocca delle Macie è stata fondata dal padre di Sergio, che
era il produttore della nota serie di film di Bud Spencer e Terence Hill. Infatti lo slogan di Rocca
delle Macie è ‘Il nostro vino storia di una passione’. E sintetizza perfettamente il percorso che la
famiglia Zingarelli ha seguito per sviluppare l’intuizione iniziale di valorizzare un sito
enologicamente vocato come Rocca delle Macie. Dopo l’antipasto tipicamente toscano,
perfettamente sposato con il vino prescelto, lo Sasyr 2009, da uve di Sangiovese e di Syrah, un vino
che sa sprigionare profumi evoluti che spaziano dai classici del vino rosso strutturato, a sentori
erbacei, di piante officinali come la mentuccia, la scelta degli Zanini per il primo del menù toscano
è caduta sulla Ribollita. Che è stata preparata dalla cucine de La Taverna, dallo chef di chiara
formazione mediterranea, con una delicata valorizzazione dei sapori della tipicità e del calore di
abitudini gastronomiche ricche e gustose. L’abbinamento non poteva che privilegiare il Chianti
Classico 2006 Riserva di Fizzano. Gustosa, senza eccessi, delicata anche grazie alla cura meticolosa
della cottura, la Fiorentina, da carni bovine DOC della Val di Chiana, rafforzata dalle patate al
rosmarino, in toscano detta ‘ciccia’, con lo strutturato Roccato 2006 ha rappresentato l’accostamento
ideale. Per finire, assieme ai dolci alle mandorle e agli immancabili cantucci, un Vinsanto 2006.
Tutt’altro percorso di cucina, sempre a La Taverna di Colloredo di Monte Albano, anche se sempre
legato all’imprescindibile della materia prima di alta qualità e di prossimità, per il menù della
domenica di Pasqua. Che si baserà su una catalana di asparagi verdi, astice e code di gamberi;
crème bruléedi sclopit ed erbe spontanee su fonduta di formaggio Asìno; agnolotti all’acetosella,
caprino delle valli e burro di malga fondente; lasagnetta gratinata con asparagi di Tavagnacco e
salsa di formadi frant; capretto nostrano al forno profuno di rosmarino e patate arrosto. Si passerà
dunque, dalla tipicità toscana, a quella friulana. Per i vini del menù pasquale,
la scelta è vasta nella
grande cantina di Piero Zanini, che conta migliaia di etichette.