Carta del Gusto della Riviera Friulana

  8 Dicembre, 2019

Serata di approfondimento a Isola Augusta a Palazzolo dello Stella sulle ricchezze del territorio

Catalizzatore è  la Riviera Friulana collante tra operatori e animatori dell’area vocata al turismo lento

Una serata per richiamare l’attenzione sulle ricchezze che un’area spesso trascurata o sottostimata, quella rivierasca, racchiude e sa offrire al visitatore attento alla cultura del territorio e alle attrattive del luogo, quella che si è svolta a Palazzolo dello Stella, al Chiosco dell’Azienda agricola Isola Augusta. L’occasione, è stata fornita dalla presentazione del nuovo magazine che racconta ilterritorio e le sue eccellenze: la Carta del Gusto della Riviera Friulana. Un percorso ragionato tra le attrattive archeologiche, ambientali, paesaggistiche, architettoniche, assieme alla proposta dei sapori che valorizzano le tradizioni e le produzioni locali. E accrescono l’attrattività dell’area. Presente sul sito www.larivierafriulana.it , testata giornalistica on line, l’evoluzione della Carta del Gusto è stata illustrata assieme ad alcuni degli animatori dell’area. 

La location

L’incontro, è stato introdotto da Massimo e Jacopo Bassani, i quali hanno ripercorso le tappe dello sviluppo aziendale. Dall’acquisto dei terreni da parte del padre di Massimo, che vi aveva intravvisto la vocazione a una viticoltura di pregio, alla introduzione e valorizzazione delle varietà viticole anche internazionali. Che grazie alle condizioni pedoclimatiche e all’affinamento delle tecniche di coltivazione e di vinificazione, hanno conquistato i mercati del mondo. Alla realizzazione del Chiosco, salotto buono per incontri culturali e degustazioni, dell’agriturismo sostenibile immerso nella realtà rurale. 

Carta del Gusto

Quasi 80 pagine, dopo l’introduzione guidata, la nuova Carta del Gusto, assieme ad alcuni dei presidi di riferimento dei sapori dell’area tra i bacini dei fiumi Tagliamento e Isonzo, la linea delle risorgive e il litorale friulano, si sofferma sugli elementi principali del territorio. Dalle due città balneari, Grado, storico abitato fondato dagli antichi romani, con una cultura dalla parlata veneta, amata dagli appassionati del turismo lento, e Lignano Sabbiadoro, d’estate metropoli del turismo adriatico e più orientata ai giovani e alle famiglie, alle chicche della cultura e della storia, come Aquileia, la seconda città dopo Roma dell’antico Impero, Passariano, con la Villa dei Dogi, Marano Lagunare, borgo fortificato romano e oggi città friulana della pesca con parlata veneta. Ai fiumi che segnano un margine ideale tra i due lati della Riviera Friulana, il Tagliamento e l’Isonzo, che hanno contrassegnato lo sviluppo dell’economia e della cultura nelle terre rivierasche. Si tratta dell’evoluzione della Carta del Gusto,nata come una mappa dei sapori. Ma anche come un patto tra gli operatori di pregio e l’Associazione culturale La Riviera Friulana, per la valorizzazione della qualità e di tipicità e tradizioni locali, elementi destinati a valorizzare l’area e a fidelizzarne i visitatori. È stata sostenuta, nelle varie edizioni, dalla Provincia di Udine, dalla Regione attraverso l’Ersa, e dalla Camera di commercio di Udine, e distribuita anche all’EXPO di Milano. Ora è sostenuta dalla Regione attraverso PromoturismoFVG. È stata realizzata con la collaborazione del Fotocineclub Lignano, anche con le foto di Antonio Boemo e Carlo Morandini. È patrocinata dal Club per l’UNESCO di Udine e da Italia Nostra, oltre che da UNAGA, gruppo di specializzazione della FNSI, dall’ARGA, l’Associazione regionale della Stampa agricola, agroalimentare, dell’ambiente e territorio, e dall’Unione cuochi FVG. 

Il paesaggio creato dall’uomo ricchezza dell’area

La Riviera Friulana, è un territorio, ha specificato Gabriele Cragnolini, responsabile regionale di Italia Nostra, che deve la sua attrattività e valenza anche alla lavorazione dell’uomo e alla sua presenza nelle terre rvierasche. Infatti, dalle paludi che precedevano le opere di bonifica, alle terre sabbiose e argillose, i risultati che oggi si possono apprezzare sono conseguenti alla presenza delle attività rurali, anche specializzate e di alto pregio. Il paesaggio, l’elemento che maggiormente ci colpisce nel nostro primo approccio con le terre che visitiamo, non è infatti un bene immobile e immodificabile, ma risente, nel caso della Riviera Friulana positivamente, dello sviluppo delle attività dell’uomo. Che, in ultima analisi, di per sé contribuiscono indirettamente ad accrescere il valore del territorio. 

Le origini attraverso la fonte della storia della nascita della grande spiaggia friulana

Un territorio, ha proseguito Silvio Bini, giornalista e ricercatore, che si è sviluppato sulla spinta dell’accresciuto interesse da parte dei turisti tedeschi, austriaci, italiani e non solo. Che a partire dagli inizi del secolo scorso hanno cominciato a frequentare la sua lunga spiaggia, a visitare gli angoli più suggestivi della laguna, a immergersi nelle acque adriatiche. Bini, avvalendosi di una ricerca effettuata nelle biblioteche e archivi dell’area e non solo, ha infatti letto dalle cronache dell’epoca le fasi salienti della scoperta, delle scelte, dell’arrivo dei primi imprenditori sulla penisola lignanese. Ricavate dai quotidiani dei primi del ‘900. 

L’arte è di casa nella Riviera Friulana

Per scendere al mare, l’acqua scorre lungo i fiumi rivieraschi arrivando dalla Montagna. E Antonio La Montagna è il cognome dell’artista, che nell’occasione ha presentato alcune installazioni di sua creazione, all’interno e all’esterno di Isola Augusta. Realizzate utilizzando materiali ricavati dalle attività dell’azienda vitivinicola.