Ambiente e paesaggio,identità e ricchezza del territorio:come analizzarlo e raccontarlo
27 Giugno, 2023Il paesaggio elemento distintivo del territorio e delle comunità che vi hanno abitato e vi risiedono, plasmato dall’uomo e dalla natura ed è per questo che occorre essere in grado di riconoscerne i connotati, le qualità, le peculiarità, i punti critici, per poterne apprezzare al meglio le carature e poterlo preservare dal degrado e dal sopravanzare degli effetti negativi dello sviluppo. Paesaggio, assieme all’ambiente da sempre fonte di ispirazione per artisti impegnati nelle più diverse forme di espressione a valorizzarne le caleidoscopiche sfaccettature, a mettere in luce le ricchezze, a sensibilizzare su valori e contro i pericoli del tempo. Forme di tutela di livello globale possono favorire la costituzione di reti di portatori di interesse nei confronti della crescita sostenibile del pianeta e del territorio atte a perseguire questo percorso con la condivisione delle rappresentanze del territorio.
A parlarne esponenti della ricerca, delle organizzazioni di tutela del territorio, del mondo dell’istruzione e formazione, del firmamento UNESCO a Casa Allegra, a Latisana (Ud)m, al corso per giornalisti con crediti formativi organizzato da ARGA FVG e dall’Associazione culturale La Riviera friulana, con la collaborazione dell’Università di Udine, di Italia nostra, del Club per l’UNESCO di Udine. a condurre il corso Carlo Morandini, presidente di ARGA FVG e di La Riviera friulana, il quale ha aperto con una divagazione sull’intelligenza artificiale, che si sta insinuando anche nel mondo della comunicazione. Opportunità o insidia? Già alcuni media la utilizzano per comporre per ora testi ‘preconfezionati’. Il rischio, ha detto, è che tra non molto, sui giornali come nel web, alla radio e alla tv siano proooste alla pubblica opinione notizie e riflessioni non più frutto dell’elaborazione della mente umana, ma orientate e pilotate a comando.
È lo scotto del progresso dal quale sapremo difenderci? L’innovazione, ha aggiunto il presidente Morandini corre molto più veloce delle nostre aspettative.
Nei giorni scorsi a Milano, ha raccontato, dopo una conferenza stampa sui locali storici italiani al Camparino, il locale da decenni di tendenza nella Galleria Vittorio Emanuele, mentre stava per raggiungere il MIMO, salone dell’auto incentrato su Monza, di essere stato casualmente attratto da un allestimento sull’altro lato di piazza Duomo, dove un folto pubblico attendeva l’arrivo delle auto d’epoca e storiche della Mille Miglia.
A metà della parata di quasi 300 vetture, tra le quali oltre 100 Ferrari iconiche, è transitato un pullmino con a bordo gli studenti del Politecnico di Milano che lo hanno invitato a notare l’auto alle loro spalle: una Maserati Cielo, spider, con un allestimento particolare.
Sopra all’abitacolo una sorta di rollbar con sorreggeva apparecchiature tecnologiche, accanto al conducente una sorta di avatar tecnologico.
Arrivata accanto a me, prosegue Morandini – “l’auto si è fermata e chi era a bordo, che non teneva le mani sul volante, si è fermata;
al posto di guida Matteo Marzotto, noto imprenditore del nordest, evidentemente testimonial dell’operazione.
Riconosciutomi, mi ha detto che stare a bordo dell’auto con guida autonoma era stata un’esperienza interessante, raccontando alcuni momenti dei suoi spostamenti”. “Ciò che mi ha lasciato questo incontro ‘casuale’ – ha precisato – è la costatazione che questa tecnologia, vista con estrema diffidenza, con sospetto e con timore, ormai è tra noi, proposta da un amico o comunque una persona conosciuta: con questa formula anche la diffidenza ha lasciato spazio all’accettazione.
Occorre dunque che l’Ordine dei Giornalisti, ha concluso ritornando alla materia dell’evento di Latisana, solleciti la predisposizione di norme specifiche a tutela della corretta informazione dei cittadini, consentendo loro di distinguere tra le notizie e i testi realizzati dai giornalisti e dalle giornaliste, e quelli creati dal computer.
Adriana Ronco Villotta, docente di storia dell’arte e componente del Club per l’UENSCO di Udine, ha sviluppato un percorso cognitivo sui protagonisti dell’arte ambientale e paesaggistica, portando a esempio opere d’arte che hanno per soggetto le materie del corso, partendo dal RInascimento arrivare all’attualissima land art.
Un ricco almanacco d’immagini d’effetto su quadri e sculture, allestimenti, installazioni, creazioni monumentali spettacolari, decorazioni, arricchimenti di materiali, manufatti, progetti in aperta campagna o accanto a litorali sperduti.
Più pragmatico l’intervento a due voci di Elisabetta Peccol, del Dipartimento di Agricoltura, ambiente dell’Università di Udine, e Gabriele Cragnolini, presidente della sezione friulana di Italia nostra e funzionario del Corpo forestale regionale, su come si definisce, legge, classifica il paesaggio.
Sull’utilizzo degli strumenti tecnologici, comprese le fonti satellitari, per individuare territori e terreni, siti di riferimento, aree limitate o sensibili, ma anche per ricercare strade e piste ciclabili.
Strumenti, composti da tecnologie messe a disposizione dalla UE, dallo Stato e dalle Regioni, accessibili gratuitamente da tutti i cittadini. È sufficiente saper utilizzare il computer.
Un paesaggio che, scrutato dall’alto mette in luce tutte le sue valenze e gli elementi dell’appeal del territorio; per questo rappresenta un incentivo all’attrattività turistica.
Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’UNESCO di Udine ed esponente del direttivo nazionale, richiamandosi alle ricchezze ambientali, paesaggistiche, storiche, archeologiche messe in luce dai due relatori precedenti, ha rilanciato con vigore l’impegno del Club di Udine per il riconoscimento tra le realtà patrimonio dell’UNESCO della Riviera friulana.
Documentando la sua posizione con la corrispondenza ‘dell’identikit’ del territorio della Riviera friulana con i requisiti richiesti dall’UNESCO per il riconoscimento tra i beni immateriali Patrimonio dell’umanità.
Presenti tra gli altri il segretario generale UNARGA, Gian Paolo Girelli, il vicepresidente di ARGA FVG, Marco Buzziolo, l’assessore alla cultura del Comune di San Michele al Tagliamento (Ve), Elena Zuppichin, vede con favore e l’allargamento del concetto della Riviera friulana anche al Veneto orientali, in conseguenza dell’antico legame storico, culturale, all’epoca politico con le terre rivierasche friulane, mentre Lauretta Juretig, amministrazione di Latisana, ha ricordato che anche la città sulle rive del Tagliamento possiede ricchezze artistiche di alto pregio storico e culturale.
Infine, Giovanni Toniatti Giacometti, assieme alla sorella Livia con sua figlia Gaia, ha illustrato le prerogative dell’attività familiare, della quale Casa Allegra, come gli allevamenti di trottatori da gran premio adiacente, e altre realtà nel contiguo Veneto Orientale, fanno parte.
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