Agricoltura: cordiale e proficuo incontro della stampa specializzata con il Ministro Patuanelli
1 Aprile, 2022
Un utile momento di confronto per ARGA FVG e Unaga sui temi più attuali del settore
La formazione continua degli addetti alla informazione essenziale nel settore primario
Il primo incontro di presentazione della stampa specializzata del Friuli Venezia Giulia con il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, si è rivelato un’occasione importante per recepire dal rappresentante del Governo attese, aspettative, progettualità per il mondo rurale regionale e nazionale. La riunione, rivelatasi un’occasione cordiale e proficua per favorire la collaborazione tra ARGA FVG e UNAGA con il Ministero, svoltasi in videoconferenza, era stata richiesta dal presidente di ARGA FVG e consigliere nazionale UNAGA, Carlo Morandini, il quale, assieme al segretario generale dell’UNAGA, l’Unione nazionale delle ARGA, Gian Paolo Girelli, ha ricordato il ruolo trainante del sodalizio dei giornalisti agricoli del FVG.
Un ruolo evidenziatosi nelle emergenze e nelle situazioni di criticità che hanno interessato il mondo rurale e l’economia agraria e alimentare regionale e nazionale, dalla questione del Tocai, quando fu indetto assieme ai direttori dei tre principali quotidiani del nordest un referendum per la scelta della denominazione alternativa, all’aviaria, al fenomeno della ‘mucca pazza’, ma anche nello sviluppo della promozione di settori di eccellenza, come la vitivinicoltura, il settore oleario, il Prosciutto, oggi divenuti il biglietto da visita del territorio e dell’intera comunità regionale. Morandini nell’occasione ha chiesto al Ministro Patuanelli se ritiene che i riflessi dell’attuale situazione internazionale, a lungo termine, potranno influire sull’agricoltura regionale, ovvero sulle politiche agrarie ma in particolare sulle scelte degli agricoltori. Il Ministro, come aveva dichiarato di recente anche in trasmissioni radiotelevisive di ampia diffusione, ha ribadito che tutto dipenderà dal tempo per il quale l’attuale situazione di criticità e instabilità economica generale si protrarrà, perché è in gioco la tenuta del sistema agrario, come quella dell’intera economia internazionale, nazionale ed evidentemente regionale.
E rispondendo al presidente Morandini, rispetto al fatto che l’Ucraina e la Russia sono due importanti granai del mondo, ha rilevato che produzioni di assoluta eccellenza, come quelle viticole, non potranno certo lasciare nuovamente il passo a colture cerealicole. Questo, anche perché talune produzioni sono ormai divenute identitarie. Come quella del Prosecco, già diffusa e consolidata anche nel FVG, che certo non teme la concorrenza del Prosec, vino liquoroso ben diverso da quello frizzante realizzato in Italia, e rispetto al quale Patuanelli ha comunque dovuto avviare un’azione di tutela.
Una querelle, quella tra le denominazioni Prosecco e Prosec, analoga a quella che, rapportando il problema al millennio passato, interessò il vino Friulano, come ora si chiama Tocai friulano, e il Tokaj ungherese. Con la differenza che questa volta, il Ministro si è mosso per tempo nelle sedi europee competenti.
Ed ecco emergere la questione dei marchi, sollevata da Girelli, a tutela della qualità. Come ha evidenziato il Ministro, l’Italia, il FVG, non debbono temere la concorrenza di un prodotto così diverso dal nostro; si tratta piuttosto di tutelare una denominazione che ha un fondamento sul territorio e diviene identitaria evitendo che si crei confusione sul mercato e tra i consumatori. Allo stesso modo, ha ribadito Patuanelli sollecitato ancora da Girelli, occorre evitare sia applicato sui nostri mercati il sistema di identificazione dei prodotti cosiddetto ‘a semaforo’, che con una banale e generalista suddivisione degli stessi per tre soli colori non garantirebbe i produttori, ma nemmeno la qualità degli alimenti perché tralascerebbe indicazioni essenziali per garantire la qualità, la salubrità, la genuinità, la provenienza dei prodotti, ora presenti sulle etichette. Occorre evitare si creino le condizioni per amplificare il fenomeno dello spreco alimentare, che in un periodo come questo non concorre a favore del mondo agricolo né degli stessi consumatori. I due rappresentanti hanno infine evidenziato l’importanza della formazione continua della stampa specializzata, a garanzia di una sempre corretta informazione dell’opinione pubblica e dei cittadini, rispetto alla quale ARGA FVG è impregnata da tempo e ha continuato a svolgere questo ruolo anche nel corso della pandemia. Importanza condivisa dal Ministro Patuanelli, che ha infine espresso compiacimento per il fatto che una rappresentante dell’UNAGA, Lisa Bellocchi, già presidente di ARGA Emilia Romagna, è ora presidente dell’ENAJ, l’Associazione europea dei giornalisti agricoli. Un riconoscimento alla professionalità che da sempre accompagna l’attività della stampa italiana specializzata nel settore, e del Friuli Venezia Giulia in particolare, realtà dove sono state generate le prime pubblicazioni specializzate e trasmissioni tutt’ora di rifermento non solo per i cittadini ma per lo stesso mondo rurale.
Ida Donati